venerdì 27 febbraio 2015

Banche e Avvocati al posto di Agenzie Immobiliari e Notai?

BeppeGrillo.it - Il Governo consegna il mercato immobiliare nelle mani delle banche?

Gli effetti della norma che consente l'ingresso di soci di capitale nelle società tra professionisti (art. 26, comma 1, lett. d) uniti agli effetti della norma che estende a duecentoquarantamila avvocati (privi del titolo del concorso pubblico) attribuzioni della funzione pubblica, per autenticare vendite, donazioni e mutui (al momento di uso non abitativo e del valore catastale inferiore a 100.000 euro), hanno quale risultato quello di incrementare solo ed esclusivamente gli interessi economici dei grandi gruppi bancari (come Unicredit e Intesa). 

Il progetto è chiaro: banche e assicurazioni potranno impadronirsi del mercato immobiliare attraverso la creazione ad hoc di agenzie e sportelli gestiti da soci formalmente professionisti (come i 240.000 mila avvocati arruolabili magari tramite uno stipendio fisso), ma che di fatto saranno dipendenti della Banca e avranno il compito di stipulare tutti i contratti immobiliari ed autenticare gli atti di compravendita. 

Questo meccanismo, studiato a tavolino, non comporterà alcun beneficio per il consumatore - cittadino, considerato che si ritroverà a pagare, in ogni caso, non solo tutti i costi e le imposte che pagava precedentemente al Notaio (ivi incluso l'onorario), ma si ritroverà a pagare, altresì, anche i costi relativi ai nuovi servizi che la Banca potrà offrire, inclusa la polizza assicurativa a garanzia del finanziamento ricevuto.

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