mercoledì 20 febbraio 2013

2012: tracollo dei prezzi del residenziale


Coi prezzi italiani crollati del 30% i tedeschi vengono a fare shopping in Italia

Tedeschi a caccia di occasioni. Non solo in Toscana. Anche in Salento e Sardegna. E i milanesi (ricchi) vanno a Lugano.
Di Barbara Ciolli – 17 febbario 2013

Ach, Italien! Ah, l'Italia. Non è più solo Goethe a poter soggiornare nei palazzi romani, estasiato nel 1700 dal suo tour italiano. Né sono solo i cancellieri ed ex ministri tedeschi a crogiolarsi sui dolci colli del Chianti. In Germania, c'è chi li chiama ancora quelli del «gruppo toscano» («Toskana Fraktion»): una sorta di Capalbio della sinistra imborghesita, la gauche tedesca che, d'estate, si ritrova all'ombra dei cascinali a pasteggiare a Brunello e bistecca, dai cortei del '68 al posto al sole nei poderi aristocratici. Ma la calca preme, anche tra le tenute radical-chic dei privilegiati. Se gli italiani, con la crisi, corrono a mettere al sicuro i risparmi nel mattone tedesco, tanto da far impennare il mercato immobiliare di Berlino, i tedeschi scendono in massa in Italia, a far incetta di occasioni.

PREZZI CROLLATI DEL 30%
Con lo stallo nei consumi, i prezzi, non solo in Toscana, sono crollati dal 20 al 30%, il mercato è fermo e gli italiani, strozzati dai mutui, non comprano più. Anzi, scrivono in Germania, fanno a gara a disfarsi delle seconde case, strozzate dall'Imu, per reinvestire poi i soldi all'estero. Tra i loro migliori acquirenti spicca il ceto medio-alto dei tedeschi, che non si fida più di Grecia e Spagna e bussa al Paese più amato. Famiglie ricche, affidabili, a caccia delle migliori offerte nelle metropoli di Roma e Milano. Ma anche sulle coste toscane e in Sardegna. E, più a Sud, lungo il litorale adriatico, oltre Rimini e Riccione.
Secondo i dati di Scenari immobiliari, in Italia dal 2004 al 2012 i compratori stranieri di case e appartamenti sono aumentati del 53%. Fino a raggiungere, nell'ultimo anno, un valore complessivo degli immobili che si è via via triplicato fino ad arrivare a 2,1 miliardi di euro. Dalle rivelazioni dell'istituto di ricerca del settore, in media quattro compravendite straniere su 10 hanno come controparte acquirenti tedeschi. Ed è grazie soprattutto a loro se, da un confronto comparato sulle inserzioni del portale Immobiliare.it, in collaborazione con Luxuryestate, su un totale di 25 mila annunci, il nostro Paese spicca come al primo posto per offerta, tra 23 Stati, come la maggiore piazza d'Europa.

NELLE MARCHE E IN SARDEGNA
Così, da Forte dei Marmi gli emuli di Oskar Lafontaine, leader della sinistra radicale (Linke) di casa a Capannori di Lucca, e Gerhard Schröder, fan delle vacanze in terra senese, hanno attraversato l'Appenino, per spingersi nelle Marche, tra i declivi leopardiani di Recanati, fin verso le acque cristalline del Salento. Regione di shopping tedesco è anche la Sardegna senza lavoro e, più in generale, «se prima gli stranieri acquistavano solo in Toscana adesso comprano in tutta Italia», ha raccontato il presidente di Scenari Immobiliari Mario Breglia al quotidiano Die Welt, che nell'edizione domenicale ha pubblicato un lungo reportage sui buen retiri dei tedeschi in Italia.

OLTRE IL CHIANTISHIRE
Anche gli inglesi, comunque, hanno iniziato ad allargare lo spettro del loro Chiantishire, approfittando dello stallo immobiliare italiano (nel 2102 l'Agenzia del territorio ha registrato un calo annuo delle compravendite in media del 25%). E si trattano molto bene.

I ricchi milanesi acquistano a Lugano
Nel 2012, la società di consulenza del settore londinese Knight Frank ha stimato transazioni medie, per acquisti in Italia, tra i 200 mila e i 3,5 milioni di euro, soprattutto verso ville in Toscana, Umbria, Venezia e sul Lago di Como e sulla costa della Liguria. I prezzi delle magioni esclusive non sono calati con la recessione (anzi sono aumentati del 9% dal 2010) e il lusso resta un mondo a sé che non conosce crisi. Neppure per gli italiani che se lo possono permettere. Nel fuggi fuggi generale dallo spauracchio della patrimoniale, in Canton Ticino è boom di acquisti di residenze e terreni, soprattutto da parte di ricchi milanesi.

LE COLLINE D'ORO DI LUGANO
Nel 2011 l'Ufficio svizzero di statistica ha rilevato compravendite per un valore di 66 milioni di euro, il 50% in più del 2010, in quella che viene ormai definita «l'invasione italiana della collina d'oro» in Ticino. Ma i connazionali benestanti sono acquirenti privilegiati anche sulla piazza economica di Berlino, dove per molte agenzie immobiliari gli italiani rappresentano ormai il 50% dei clienti, ma anche in quella più esclusiva della city di Londra. Per il 2013, gli addetti ai lavori si aspettano un boom ancora più forte. Addio Toscana bella. Il popolo di santi, poeti e navigatori trasloca nei paradisi fiscali stranieri. E in Chianti e in Riviera bisogna imparare a parlare deutsch.

2012: crollo medio dei prezzi a mq residenziale del 12%

Sole 24 Ore - Case, nel 2012 i prezzi sono scesi del 12% 
15 febbraio 2013

I prezzi del residenziale nel 2012 secondo il FIAIP (Federazione degli Agenti Immobiliari) sono mediamente crollati del 12%. 11,98% lasciato sul terreno nella media dei prezzi a mq. Questo per il residenziale ma pure peggio hanno performato gli uffici (-15,27%), seguito dai capannoni (-15,04%) e negozi (14,89%).  
16 città esaminate. 

 - 2,00 %  Taranto 
 - 5,75 %  Avellino

 - 8,00 %  Firenze

 - 8,43 %  Venezia 

- 14,00 %  Cagliari
- 14,23 %  Milano  
- 14,36 %  Palermo
- 15,00 %  Roma
- 17,13 %  Perugia

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